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L’AROMATERAPIA
L’#Aromaterapia ha una storia molto antica. I primi usi furono sicuramente attraverso i fumi prodotti dalla combustione di alcune piante, e serviva per scacciare gli spiriti maligni. L’antico popolo Egizio trasmise l’uso delle piante aromatiche hai Greci che inizialmente ne faceva un uso cosmetico e successivamente ne scopri un uso medicinale.
I Romani ne ampliarono l’uso della profumazione del corpo, abiti e ambienti.
Nel X secolo si scoprì il metodo della distillazione grazie ad un alchimista arabo Avicenna , e cominciò ad essere diffuso in Europa nel periodo delle Crociate e nel XII secolo si consolidò la produzione di profumi.
Tra il XIII e il XVI furono distillate circa 70 essenze diverse.
Rene-Maurice Gattefossé è considerato uno dei padri dell’aromaterapia moderna, nato nei pressi di Lione nel 1881, si laureò in ingegneria chimica e diresse la società del padre, durante la metà del XX secolo. Si deve a lui la scoperta delle proprietà terapeutiche della Lavanda. Nel 1910 a causa di un esplosione nel laboratorio dell’azienda subì una grave ustione e cominciò a curarsi con la medicina tradizionale, ma la situazione non migliorava, quindi decise di usare l’olio essenziale di Lavanda che lo portò ad uno strepitoso miglioramento proprio per le sue proprietà antisettiche. Scrisse diversi libri. Morì nel 1950 a Casablanca. La ditta Gattefossè è attualmente specializzata in forniture di eccipienti per la farmaceutica, cosmetica ed aromaterapia.
Il medico Jean Valnet, nato nel 1920, si occupò di fitoaromaterapia, medico chirurgo militare, durante la Seconda Guerra Mondiale, approfondì in modo specifico e scientifico le proprietà e il potere curativo degli Oli Essenziali. Scrisse e pubblicò alcuni libri dove appunto descriveva gli usi e le proprietà degli Oli Essenziali.
Negli oli essenziali vengono usate diverse parti della pianta, foglie, fiori, legno, rami e resina. La maggior parte degli oli evaporano se lasciati all’aria, non sono grassi.
Gli oli essenziali contengono altre sostanze : come alcoli, fenoli, terpeni, chetoni, aldeidi, sesquiterpeni ecc. ogni sostanza ha un suo compito preciso e servono a rafforzare le proprietà degli Oli stessi.
Gli oli pur mantenendo le stesse proprietà differiscono tra loro per periodo di raccolta, luogo, stagione.
Esistono diversi metodi di estrazione degli oli essenziali: distillazione, macerazione, estrazione con solvente, spremitura e l’enfleurage (con il grasso) che viene usato per estrarre l’Olio Essenziale migliore dal gelsomino, essendo i suoi petali molto delicati e fragili e non sopporterebbe nessuno dei sistemi nominati sopra.
Nel XIX sec. Il profumiere francese Piesse decise di classificare la qualità della profumazione degli Oli in base alle note musicali, per cui li suddivise in : nota Alta, Media e Bassa.
Nota Alta ( testa) ne fanno parte quegli oli dalla profumazione leggera e fresca con veloce evaporazione quasi immediata quali: arancio, limone lemongrass, menta, verbena, mandarino, pompelmo.
Nota Media ( cuore) quelle sostanze volatili e rinfrescanti che emergono successivamente come: cammomilla, lavanda, petit grain, geranio, salvia sclarea, melissa, ylang ylang.
Nota Bassa ( base) quelle sostanze che persistono, con aroma forte e penetrante quali: pino, cannella, legno di rosa, cedro, sandalo, ginepro, abete.
Altre classificazioni risalgono all’alchimia medioevale e sono 4: terra, fuoco, aria, acqua. Erano stati scelti in base agli umori e carattere ippocratici ( sanguigno, collerico, flemmatico, melanconico).
Gli oli essenziali sono molto delicati e sensibili al calore, luce, umidità, ossigeno, sono caratterizzati da una veloce evaporazione , quindi vanno conservati in bottigliette di vetro scuro e devono essere conservati a temperatura ambiente.
troverete i singoli oli essenziale con proprietà ed usi nel Blog.
#Benessere #Infezioni #Rilassamento